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martedì 9 agosto 2011
IMPOSTA SUI REDDITTI DEGLI STRANIERI
Tutti i soggetti residenti, stranieri(o domiciliati all'estero) in Brasile, sono soggetti ad un imposta denominata "Ritenuta d'imposta-Imposta de renda" che incide direttamente sui loro guadagni, utili o redditti derivanti da un capitale in territorio brasiliano o da fonte brasiliana, vediamo di spiegare bene questo concetto che interessa moltissime persone e potenziali investitori. La questione viene ampliamente trattata nell' articolo 26 della legge 10.833/03 , il tema riguarda tutti quei soggetti che hanno residenza in brasile e sono domiciliati in Brasile ma sono stranieri e possiedono un bene capitale localizzato nel territorio brasiliano che genera degli utili, quindi accumula del reddito, nel caso il soggetto straniero sia non residente e non domiciliato in Brasile, sara' compito di un procuratore da esso nominato, raccogliere e responsabilizzarsi affinche' l'imposta-IR sia correttamente pagata, questo vale sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche. L'imposizione fiscale come appena detto nei confronti di soggetti stranieri, crea molte polemiche dal punto di vista della concezione del tributo in quanto molti stranieri non residentI, si vedono sottoposti ad una tassazione nel prorio paese di origine dopo essere stati tassati nel paese in cui e' localizzato il capitale, subendo una sorta di doppia tassazione che finisce per erodere parte dei profitti generati, vi invito quindi ad informarvi se esistono accordi bilaterali internazionali che impongono la doppia tassazione;
per cio' che riguarda l'Italia, nel 1978 sono stati siglati accordi bilaterali tra i quali ,la rinuncia alla doppia imposizione fiscale, ma purtroppo, un grosso contenzioso (che ormai dura da una decina d'anni ) vede coinvolti circa 1200 pensionati Italiani residenti nel paese verdeoro, che nonostante gli accordi esistenti, si vedono tassare due volte il loro redditto pensionistico, una volta in Italia ed una in Brasile..oserei dire vergognoso! Ma tornando all'Imposta de renda in Brasile, ogni anno dovra essere presentata una dichiarazione secondo la quale vengano sottoposti a tributazione i redditti che il soggetto avra' generato nell'anno solare precedente all'esercizio, si tratta di un autodichiarazione dove si specificano la natura e il valore degli utili; ormai avrete capito che stiamo parlando dell' IR .
L'imposta de Renda viene presentata alla Receita Federal in lingua portoghese, e ogni documento relativo al soggetto straniero deve essere tradotto in lingua portoghese da un traduttore pubblico registrato alla junta comercial , inoltre se un giorno il soggetto straniero decidesse di andarsene dal Brasile( se residente) ha l'obbligo di chiudere la sua residenza e posizione fiscale attraverso un comunicato di uscita dal paese da presentare alla Receita , tale documento dovra' essere consegnato con data non superiore all'ultimo giorno del mese di febbraio relativo all'anno seguente di uscita, ad esempio se si esce dal Brasile il giorno 20 gennaio 2010, il comunicato dovra' essere consegnato entro il 28 febbraio del 2011, generalmente esistono comunque delle proroghe fino all'ultimo giorno di aprile.Quindi un invito a tutti gli stranieri che hanno l'autorizzazione( visto permanente e provvisorio) per rimanere in Brasile oltre i 180 giorni, anche se le disposizioni attuali consentono dal 20 luglio scorso di permanere solo 90 giorni nel paese, per i cittadini Italiani nel corso di un anno( a mio parere verra' modificata nuovamente la disposizione, riportandola a 180 giorni), pertanto e' mio consiglio prendere informazioni su come adempiere alle noramtive riguardanti il fisco brasiliano, da tenere presente che la soglia di reddito annuale che rende obbligatoria la presentazione dell'IR e' di R$ 22.487,25 a partire dalla data dell'ufficialita' dall'ottenimento della permanenza in Brasile; per ulteriori informazioni su come presentare un' IR, consultate questo link. Presentare un' IR per uno straniero puo' essere inizialmente complesso, sia per la lingua che per le disposizioni da attuare che sono molto articolate e meticolose, il mio consiglio e' di affidarsi ad un contador, uno studio contabile( tipo il nostro commercialista), in questo modo si evitera' di fare errori ed incappare nella malha fina scongiurando il pericolo di pagare, salate sanzioni.
Raccontate le vostre esperienze relative all'IR , potranno essere utili a chiunque legga questo articolo, grazie un Caloroso saluto.
, iq26 da Lei 10.833/036 da Lei 10.833/03
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Mi scusi ma una cosa non mi e' chiara. Secondo le mie conoscenze i regimi di doppia imposizione sono di aiuto alle persone che hanno business/entrate in territorio straniero (in questo caso Brasile) ma non sono residenti fisicamente all'estero (quindi non iscritti all'AIRE). In caso di risiedere in Brasile (o qualsiasi altra parte del pianeta) oltre i sei mesi annui e essere iscritti all'Aire (teoricamente obbligatorio) non credo che nessuna tassa dovrebbe essere pagata al governo Italiano. Nel caso dei pensionati (sempre premesso che siano fisicamente e fiscalmente residenti in Brasile) dovrebbero vedere la loro pensione accreditata in toto senza alcuna decurtazione IRPEF ne sanitaria. Ovviamente si rinuncia all'assistenza sanitaria in Italia.
RispondiEliminaIl problema dovrebbe sussistere per chi vuole mantenere i piedi in due staffe. Mi Sbaglio???
Il contenzioso e' tuttora aperto..chi e' stato doppiamente tassato nei 2 paesi non voleva stare con un piede in 2 staffe ma ha scelto in quale paese risiedere e farsi accreditare la pensione rinunciandoa dei diritti per assolvere dei doveri, migliaia di persone stanno tuttora aspettando che venga risolto il caso e che il governo prenda in mano la questione.....
RispondiEliminaCiao Enrico, ti do del tu in quanto praticamente coetanei, ho letto il tuo post e mi sta sorgendo un dubbio.
RispondiEliminaMi sto per trasferire in Brasile con mia moglie di Sao Paulo, qui in Italia rimarrò con una percentuale della mia attuale società che dovrebbe semplicemente fruttare degli utili, li in brasile dovrei aprire in un prossimo futuro una altra attività, ma a livello di tassazione come funzionerebbe? Dovrò continuare a fare una dichiarazione dei redditi in Italia su quello che eventualmente percepirò come utili e chiaramente in Brasile dovrò fare la stessa cosa, ma la mia domanda è: che tu sappia il Brasile mi chiederà tasse ulteriori per i miei redditi italiani?grazie mille (se dovessi avere info a riguardo potresti rispondermi in pvt su tony.caragnano@gmail.com).