giovedì 14 marzo 2013

FORTALEZA UNA CITTA' CHE CAMBIA IN FRETTA



Ogni volta che torno in Brasile, rimango impressionato dalla velocita' con cui cambiano le cose, spazi e dimensioni che qualche mese prima erano totalmente inesistenti vengono riempiti da nuove strade, viadotti, grandi palazzi o flatappartamenti da venti piani e piu' , questo e' straordinariamente sbalorditivo, e' il caso di Fortaleza una citta' che cambia in fretta.

Lo sviluppo urbano in Brasile e' un fenomeno di cui ho gia' parlato in passato, quando esco dall'aereoporto  mi diverto ad osservare dal taxi, le cose che avevo lasciato qualche mese prima e mi rendo conto in alcuni punti della citta' del profondo cambiamento avvenuto.


A Fortaleza conosco molte persone e molti amici che vivono e lavorano, sono proprio loro a raccontarmi come la citta' stia attraversando un momento di forte cambiamento,  una delle zone che ha subito una trasformazione radicale e' il bairro di Fatima, popolato da quasi 25.000 persone. Potete vedere qui sotto la sua localizzazione.



Anche dal punto di vista immobiliario, questo quartiere rappresenta un opzione di residenza  rispetto a zone piu' conosciute come Aldeota o Meireles, sono molti i brasiliani che grazie al loro salario
appartenengono oggi alle nuove classi sociali e scelgono di trasferirsi nel bairro di Fatima, una zona



tutto sommato tranquilla, che si sta valorizzando bene e non ancora caotica, a tutto questo aggiungiamo il fatto che gode di una localizzazione centrale nella metropoli, sono tutti fattori che concorrono a far crescere il prezzo al metro quadro.






Ma non sono solo vie e palazzi che cambiano aspetto; se andate a Fortaleza dal 2007 non faticherete a ricordare il relitto di una nave incagliata nella beira mar in direzione Praia Iracema, si tratta di una carcassa abbandonata da tempo che sembrava ormai essere un tuttuno con l'ambiente costiero, oggi non c'e' piu' a seguito di una pulizia della costa ordinata  dalla prefetura.


Come vedete le cose che cambiano sono molte e rapidamente, la citta' ha guadagnato una nuova linea della metro, un nuovo stadio di calcio e di giorno in giorno Fortaleza ed il Brasile intero, si apprestano a cambiare faccia.
Quali sono le differenze che avete notato anche in altre citta' del Brasile?
Sicuramente tante, raccontatele, vi aspetto!

lunedì 11 marzo 2013

METEORE BRASILIANE L'IMPERATORE ADRIANO



Correva l'anno 2001, quando in una calda notte d'agosto un giovane calciatore brasiliano in arrivo dal Flamengo , si presentava al calcio europeo infilando con un missile terra aria la porta dell'incolpevole estremo difensore del Real Madrid, e' la storia di Adriano soprannominato "L'imperatore".


 Adriano si fece apprezzare in fretta  per le sue doti tecniche, ma con il passare dei mesi, condizionato probabilmente anche da una morte accidentale del padre, il suo equilibrio sembra essere minato da comportamenti impropri  per un professionista di calcio che lo vedevano sempre piu' protagonista fuori dal campo.






Gli appassionati di calcio lo conoscono bene, le squadre del campionato italiano in cui ha militato sono Fiorentina, Parma, Roma e Inter ovviamente.

La sua vita sembra piu' un romanzo che quella di un giocatore di calcio, oltre ai magnifici gol ricordiamo le serate in discoteca in compagnia di belle donne, il suo doppio ritorno in Italia e il suo arrivo alla pinetina per gli allenamenti in quelle mattine in cui non si reggeva nemmeno in piedi.




Il suo attaccamento alle origini e la frequentazione della favelas di Vila Cruzeiro in cui e' cresciuto, sembrano essere dei punti fissi nella sua vita, la gente della favelas lo ama , lo acclama, anche se i media hanno piu' volte descritto la sua presenza in questi ambienti come un sostegno per i narcotrafficanti, Adriano sembra smentire tutto ogni volta con il suo comportamento da bravo ragazzo e da vittima illustre.



Nel 2009 sembra aver perso la voglia di giocare, non e' piu' felice, dice di smettere con il calcio, nello stesso anno in aprile chiude con l'inter e ritorna in Brasile a giocare con il Flamengo, la squadra che lo ha lanciato come giocatore, li' la musica cambia, Adriano si ritrova come uomo e come calciatore, quell'anno diventera capocannoniere del Brasilerao e portera' il Flamengo alla conquista del titolo!










Nel giugno 2010 ritorna in Italia con la casacca della Roma, l'inizio sembra buono, ma poi succede quello che e' sempre successo nella sua vita, un destino di sali e scendi, un uomo che passa dalla poverta' alla ricchezza, dalle stelle alle stalle, il suo rendimento a Roma e' discontinuo, in sovrappeso non si allena bene, gli infortuni sono frequenti, siamo di nuovo nella fase discendente, restera' a zero nella casella dei marcatori, pessima esperienza che si conclude con la rescissione del contratto, anche questa volta consensuale come era stato con l'Inter, quasi come a confessare un mea culpa da parte del giocatore.



Nel 2011 torna in Brasile con il Corinthias, sentiremo ancora parlare di lui in Italia, non per le reti segnate, ma per le sue bravate che vengono riportate dalla stampa verdeoro, come la patente ritirata per eccesso di alcol e le notti in discoteca senza permesso della societa' dopo l'infortunio al tendine d'achille.




Nonostante cio', contribuisce alla vittoria del titolo 2011 con il Corinthias , ma lui rimane sempre quell'uomo che a solo a tratti assaporera' la felicita', una felicita' effimera che sembra appartenergli in qualche breve immagine in campo dopo una rete, anche con il Corinthias finira' molto presto.




 Ancora una volta il Flamengo gli concede l'ennesima chance, proponendogli un contratto annuale, ma nel novembre del 2012 e' stanco e depresso e decide di smettere con il calcio o almeno cosi' sembra, ma ancora una volta non e' la scelta definitiva perche' oggi sembra ancora in cerca di una squadra che gli faccia finire la carriera in bellezza ma a suo malgrado non c'e' piu' un club in Brasile che si fidi di lui;

Adriano si e' proposto al Fluminense , all'Atletico Mineiro, il Santos, il Guarani di Campinas e l'Olaria un altro club di Rio de Janeiro, ma nessuna squadra lo vuole piu' , sembra proprio che quello che un tempo veniva chiamato l'imperatore oggi sia tornato infelicemente tra i sudditi!




Grazie comunque Adriano, nel bene o nel male ci hai fatto divertire!

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