giovedì 18 novembre 2010

RICCHEZZA E CLASSE SOCIALE


In questo articolo parlero' della classe sociale brasiliana, vedremo come viene classificata grazie ad un meccanismo di selezione alfanumerico, che prende in considerazione il reddito per ciascuna famiglia e persona singola, la conoscenza di questi dati e' fondamentale per orientare la scelta dei vostri investimenti, inoltre e' uno strumento fondamentale per rendere tracciabile l'evoluzione sociale e culturale del paese.
Vediamo qui di seguito la tabella resa nota dall' Abep e poi la commentiamo:


Per leggere questa tabella e' sufficiente considerare la prima parte a destra come una scala di valori alfanumerici in cui la combinazione A1 e' la prima della lista ( popolazione ricca) in ordine decrescente segue la B1, scendendo fino all'ultima classe , la E (popolazione piu' povera), proseguendo la lettura in orizzontale troveremo il valore del redditto percepito per ciascuna persona singola e nel riquadro successivo, il valore del reddito espresso per una famiglia ipotetica di 4 elementi, nell'ultimo riquadro a sinistra viene collocato il valore in percentuale che rappresenta la classe sociale in Brasile, per ogni categoria specifica. In questa statistica vengono considerate le persone che vivono in un contesto sociale urbano del tipo cittadino e periferico ( 85% del totale) e non vengono considerati i soggetti che fanno parte di realta' non controllabili e censibili, come possono essere le favelas piu' povere, tanto per intenderci, o popolazioni indigene che vivono in zone forestali o similari. Ricordo inoltre che le cifre espresse nella tabella sono state calcolati tenendo in considerazione l'uso di questo denaro, che serve esclusivamente per vivere e mantenere la famiglia, e non per bisogni secondari. Cio' che vorrei evidenziare e' l'appartenenza alla "Classe media" rappresentata dal 43% nella categoria C1 e C2 , nella quale si pone una maggiore fiducia di crescita, portando cosi' un maggiore potere di acquisto per ogni famiglia,  generando nuovi mercati da colpire. Altro fattore evidente e' la piccola percentuale di popolazione piu' ricca facente parte della classe A1  che rappresentano l'1% del totale.
Potete vedere questa statistica riportata sempre dall'Abep per ogni singola regione metropolitana all'ultima pagina del documento, all'interno del link, per avere un informazione ancora piu' dettagliata.
Concludendo ricordo alcuni dati riguardanti gli abitanti del Brasile che secondo l'IBGE nel 2010 ammontano a 192 milioni e le citta' piu' popolate sono: San Paolo (11 037 593) , Rio de Janeiro ( 6.186710) e Salvador ( 2.998.056) . Fatemi sapere che ne pensate di questi dati, pubblicando un commento, alla fine del post.Un caloroso saluto.

2 commenti:

  1. Enrico i puo ' dire che il Brasile tanto povero non lo e' piu' perche se guardiamo la tabella la fascia media che va da euro 2000,00 ad euro 4000,00 prende circa il 43% (per 4 persone).
    Enrico ma fa' che stiamo diventando piu' poveri noi con questo lavoro precario?????
    UN NEGOZIO IN BRASILE E' CI SALVIAMO DA QUESTA ITALIA IN BANCAROTTA?
    Che ne pensi?
    Come la vedi sotto la positivita della nazione e la forza psicologica degli abitanti?
    SALUTI
    ANTONIO CIUNFRINI

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  2. Ciao Antonio, molti di noi si paragonano alla classe media che comprende il 43% cioe' quella fascia di cui parlavi tu!Poi vengono spontanei i paragoni con questa fetta di popolazione ed ecco che se prendiamo un lavoratore precario come dici tu,con uno stipendio o salario limitato, considerando l'inflazione che c'e' in Italia e se vogliamo mettere anche il clima, e' chiaro che il confronto non regge, ma ricordiamoci che non e' tutto oro cio' che luccica! Il Brasile ha ancora grossi problemi sociali, inoltre per un imprenditore brasiliano e' difficile far sviluppare la propria azienda in quanto i tassi di interesse sono alti, cioe' vuoldire che un azienda non puo' indebitarsi per crescere e creare occupazione ecc. insomma l'economia interna brasiliana e' un po' stagnante, ma se mettiamo tutto nella bilancia, io ti dico, se ami il Brasile non pensarci due volte e pensiamo alla qualita' che vogliamo dare alla nostra vita...ciao a presto.

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